Lavoro, migranti, riforme, politica estera, povertà: sono tanti i temi toccati dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, che si è svolta nell’aula dei gruppo parlamentari ala Camera.
«Dobbiamo essere consapevoli che il completamento delle riforme non è un puntiglio o una rivendicazione di continuità ma una esigenza del Paese» perché «fa bene all’economia, alla crescita e alla semplicità del Paese. È un lavoro che dobbiamo continuare a fare» ha spiegato il capo del Governo.
Ecco i temi, con i passi salienti, trattati dal neo premier
A PALAZZO CHIGI 15 GIORNI
Sono stati giorni molto impegnativi per me, ma anche entusiasmanti perché, per chi fa il mio lavoro, servire istituzioni è appassionante. Il governo nasce all’indomani delle dimissioni di Matteo Renzi provocate dalla sconfitta referendaria. Quel risultato non si cancella e noi lo abbiamo ben presente, ma non deve cancellarsi anche il lavoro che ha fatto il governo Renzi. Cancellarlo o relegarlo nell’oblio sarebbe un errore. Intanto via libera del Consiglio dei Ministri al decreto Milleproroghe, il consueto provvedimento di fine anno. All’odg anche la nomina dei sottosegretari e dei viceministri del governo.
PIL
L’economia è cresciuta, seppur a un tasso che vorremmo più elevato
LEGGE ELETTORALE
Per questo riguarda la legge elettorale, più che dire quello che faremo, insisteremo su quello che non faremo: una proposta di legge elettorale del governo. Penso sia adeguato al clima politico del Paese che la legge elettorale venga da un confronto tra i gruppi politici e i partiti in Parlamento. Naturalmente il governo, anche tramite il ministro dei Rapporti con il Parlamento, farà la propria parte per facilitare questo dialogo. Tuttavia il governo non mancherà, se la situazione andasse troppo per le lunghe, di ricordare che un sistema democratico deve avere delle norme elettorali pienamente funzionanti e utilizzabili
BANCHE
Il decreto legge salva risparmio può essere oggetto di discussione con l’Ue ma non è nulla che metta in qualche modo in discussione la tranquillità e la rilevanza del nostro intervento. Ci sarà una dialettica sul percorso di risanamento, previsto dal piano industriale ma abbiamo fatto, a mio parere, il giusto e sicuramente il necessario. La continuità della squadra, che abbiamo appena deciso con la conferma in larga parte anche dei sottosegretari è considerata da alcuni un limite. Accetto la critica ma rivendico la continuità sul piano politico
Nella riunione del Consiglio dei ministri, il governo ha nominato 41 sottosegretari. Poche le novità: oltre alla rinuncia del verdiniano Enrico Zanetti c’è il passaggio, dal ministero dell’Istruzione a quello della Salute di Davide Faraone. Percorso inverso, invece, per Vito De Filippo che arriva al dicastero guidato da Valeria Fedeli. Esce anche il sottosegretario Tommaso Nannicini. La sottosegreteria alla presidenza del Consiglio, con funzioni di segretaria del Consiglio dei ministri, è come già annunciato nei giorni scorsi, in capo a Maria Elena Boschi.
Presidenza del Consiglio Maria Teresa Amici, Gianclaudio Bressa, Sandro Gozi, Luciano Pizzetti, Angelo Rughetti
Affari esteri e cooperazione internazionale Vincenzo Amendola, Benedetto Della Vedova, Mario Giro (viceministro).
Interno Gianpiero Bocci, Filippo Bubbico (viceministro), Domenico Manzione
Giustizia Federica Chiavaroli, Cosimo Maria Ferri, Gennaro Migliore
Difesa Gioacchino Alfano, Domenico Rossi
Economia e finanze Pier Paolo Baretta, Luigi Casero, Paola De Micheli, Enrico Morando
Sviluppo economico Teresa Bellanova, Antonio Gentile, Antonello Giacomelli, Ivan Scalfarotto.
Politiche agricole, alimentari e forestali Giuseppe Castiglione, Andrea Olivero
Ambiente e tutela del territorio e del mare Barbara Degani, Silvia Velo
Infrastrutture e trasporti Umberto Del Basso De Caro, Riccardo Nencini, Simona Vicari
Lavoro e politiche sociali Franca Biondelli, Luigi Bobba, Massimo Cassano
Istruzione, università e ricerca Vito De Filippo, Angela D’Onghia, Gabriele Toccafondi
Beni e attività culturali e turismo Dorina Bianchi, Ilaria Borletti Buitoni, Antimo Cesaro
Salute Davide Faraone.