«Se sapevo della polizza di cui ero beneficiaria? No, assolutamente no, l’ho appreso questa sera, sono sconvolta», ha detto Raggi uscendo dagli uffici dove si è tenuto l’interrogatorio in via Tuscolana. Il sindaco è stato sentito dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Francesco Dall’Olio nell’ambito dell’inchiesta per abuso d’ufficio e falso riguardo alla nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex braccio destro di Raggi, a direttore del dipartimento turismo del Campidoglio. «Ho chiarito, ho risposto a tutte le domande», ha affermato Raggi. «C’è molto lavoro da fare qui a Roma, dobbiamo portarlo avanti», ha aggiunto.
Non solo la Raggi sarebbe stata beneficiaria di una polizza a vita da parte di Romeo. Dal 2013 in poi, secondo quanto riportano L’Espresso e Il Fatto, Romeo avrebbe investito circa 100mila euro su una decina di polizze vita: tra i beneficiari, oltre a parenti, figurano anche attivisti di M5s. I magistrati che indagano sulle nomine della Giunta Raggi cercano di capire la ratio ma anche il modus di questi investimenti dell’ex capo della segreteria politica della Raggi, ovvero se i soldi investiti fossero veramente di Romeo e se la geografia dei beneficiari sia rispondente ad un qualche disegno.
Tra le ipotesi forse anche il tentativo di favorire di Raggi nella corsa alle comunarie per scegliere il candidato sindaco a Roma, corsa che la vide vincitrice su De Vito mentre l’altro competitor, Daniele Frongia, si ritirò facendo convergere i suoi voti proprio su Raggi.