“Ho appena denunciato gli autori della pagina Facebook che mi prendeva di mira, ci vuole una risposta decisa a questi comportamenti”. Bebe Vio racconta all’Ansa la sua “amarezza e delusione” per l’ennesima vicenda ignobile alimentata dalla rete. “Sono amareggiata – spiega tra l’altro l’atleta paralimpica – perché sono anni che do tutta me stessa e lotto per gli altri. Sono delusa perché mi fanno tristezza le persone che usano internet per insultare”.
“Apprendo con sgomento la notizia delle minacce che, secondo il Codacons, sarebbero state rivolte a Bebe Vio attraverso Facebook. Si tratta di un fatto gravissimo e preoccupante. Mi auguro solo che le autorità competenti facciano chiarezza sull’accaduto e individuino al più presto i responsabili di questo gesto ignobile e profondamente disgustoso”. E’ quanto dichiara Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, definendo “inaccettabile che la rete venga utilizzata per disseminare odio e violenza e per alimentare questa barbarie. Voglio esprimere a Bebe la mia vicinanza e quella del Comitato Italiano Paralimpico”.