Dall’unione fra la tradizione del cantautorato italiano (primi fra tutti De Gregori, Fossati e Dalla) e i suoni più attuali dell’indie-rock inglese e americano (Mumford and Sons, the National, Of Monsters and Men), nasce il nuovo progetto dei Nuovo Corso Cafè. |
L’omonimo Ep da cui il singolo è estratto è prodotto dai Nuovo Corso Cafè assieme a Davide Maggioni (Rusty Records). Il tema di fondo di tutto l’EP è il circolo vizioso della costruzione e demolizione di Babilonia, intesa come le mura metaforiche che poniamo intorno a noi per evitare di essere giudicati e feriti (internamente) dal mondo esterno. Ogni canzone ha un tema legato alla matassa che è Babilonia: “Dea” racconta dell’amore che rende fragile e mortale persino un dio; “Briciole”parla di un deluso dalla vita che trova una nuova ragione in una persona appena incontrata; “La Grande D” prende come spunto le odierne vicissitudini fra Venezuela e Colombia: Andrès, ragazzo venezuelano entusiasta dell’elezione del presidente Maduro, rimane deluso dal fatto che il piano politico prevede l’espulsione degli immigrati colombiani dal paese, fra cui Marìa, la ragazza di cui è innamorato. Decide così di correre ogni notte fino al confine, per vederla ballare la Cumbia. “Scatola” parla di quel luogo dove ognuno di noi si chiude dopo essere stato colpito o ferito, la nostra scatola dell’anima. “Rosa dei Venti” è il brano che chiude il disco ed è la metafora del nuovo inizio: il ragazzo ormai ferito sente arrivare venti da ogni punto cardinale, ognuno dei quali lo spinge a reagire in maniera differente di fronte al dolore. Ovviamente il ragazzo sente la tramontana, il vento del Nord: freddo, inverno, chiusura, una nuova Babilonia. |
Simone Milani: Voce, Chitarra Acustica Giulio Milanesi: Chitarra Elettrica Samuele Roda: Batteria Andrea Balleari: Basso |
Radio date: 13 aprile 2018 Pubblicazione Ep: 24 aprile 2018 Autoproduzione |
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